Precedente Kenya Successiva
Lago Naivasha
Questo bacino di acqua dolce dalla forma circolare è una delle mete più frequentate nei pressi di Nairobi, incastonata nella Rift Valley e dominata dal profilo del monte Longonot a sud. E' alimentato da due fiumi, ma non ha sbocchi. Il lago ha una superficie di 130 kmq, ma è stato soggetto a fluttuazioni che nel secolo scorso l'hanno quasi prosciugato.
Le acque del lago sono utilizzate per l'irrigazione dei terreni circostanti. Infatti è sorta da alcuni anni una fiorente industria di floricoltura, gestita da multinazionali, che frutta un giro d'affari di centinaia di milioni di dollari l'anno. I fiori vengono coltivati in grandi serre, disposte tutt'intorno al lago, vengono raccolti alla mattina presto e venduti nel corso della stessa giornata nelle aste floreali di tutta Europa. Purtroppo il successo di queste attività rischia di minacciare la sopravvivenza del lago stesso, per via dell'uso di pesticidi e fertilizzanti che si riversano nel lago e per gli scompensi nei livelli idrici dovuti all'irrigazione.
Inoltre l'ecosistema è stato intaccato anche dall'introduzione di alcune specie ittiche per la pesca sportiva e di alcune piante acquatiche, tra le quali il temibile giacinto d'acqua, che si sta diffondendo velocemente e selvaggiamente lungo tutta la superficie del lago (vedi foto)
Il lago è uno dei punti di osservazione ornitologica più quotati del Kenya. Anche qui si possono ammirare circa 500 specie di uccelli.
Frequente è anche l'incontro con famiglie di ippopotami. Il "capo-famiglia" tende a caricare se sospetta una minaccia per la sua famiglia perciò è meglio rimanere a distanza di sicurezza.
L'aquila pescatrice ha appena catturato la sua preda e si rialza in volo
Malgrado tutti i suoi problemi, il lago attira ancora moltissimi visitatori, soprattutto abitanti di Nairobi nel fine settimana. La gita in barca è molto rilassante ed imperdibile per chi ama birdwatching.
Dopo aver visto uccelli ed ippopotami la barchetta approda a Crescent Island. Questa isola, che ospita una riserva faunistica, era un tempo il bordo occidentale del cratere di un vulcano estinto e conserva quindi una mezzaluna (crescent) che le dà il nome attuale. Il centro della caldera è oggi sommerso e costituisce il punto più profondo del lago (circa 20 m). L'isola è collegata alla terraferma da una strada che si asciuga solo quando le acque si ritirano.
Sull'isola si passeggia liberamente tra giraffe, zebre, antilopi, gazzelle, bufali e una miriade di uccelli acquatici. La passeggiata, scortati da una guida, dura generalmente 1 ora.
Il panorama dell'isola si presta molto bene a girare scene di film. E infatti la cinematografia di Hollywood ha spesso attinto a questo luogo. Su questa pianura sono state girate scene da "La mia Africa", "Tomb Raider 2" e altri. Spesso gli animali feroci (leoni) venivano portati qui appositamente da altri parchi per girare le scene e poi riportati nei loro luoghi d'origine. La mancanza di predatori sull'isola rende quindi la passeggiata più rilassante.
Il monte Longonot domina lo sfondo.
L'hangar dell'aereo privato del proprietario dell'isola, un inglese che ha continuato a vivere qui, nella sua graziosa villetta in stile coloniale. La pista di atterraggio è stata utilizzata spesso per la scena di film.



Inizio pagina