Nel 1806 Napoleone Bonaparte dopo la grande vittoria della battaglia di Austerlitz pensò di fondere il bronzo
dei 1200 cannoni catturati agli austriaci e russi e realizzare una colonna per onorare l'esercito. Venne realizzata
una colonna convenzionale, ispirandosi alla colonna Traiana di Roma. La costruzione della colonna iniziò il 25 agosto 1806
e i lavori terminarono nel 1810. Sul bassorilievo furono raffigurate scene comprese nel tempo tra la creazione della
"Grande Armée" a Boulogne-sur-Mer il 29 agosto 1805 e la Pace di Presburgo 26 dicembre 1805 firmata dopo Austerlitz.
La colonna venne dapprima chiamata "Colonna d’Austerlitz", poi "Colonna delle Vittorie" e in ultimo "Colonna della Grande Armée".
Uno dei rilievi fu scolpito dall'italiano Lorenzo Bartolini. Dopo la battaglia di Parigi, nel 1814, soldati dell'esercito russo
occupante tentarono di abbattere la colonna senza riuscirci. Riuscirono però a far cadere la statua di Napoleone posta alla sommità.
Una statua di Napoleone in abiti da petit caporal (piccolo caporale) realizzata da M. Seurre venne posta nuovamente sulla colonna nel
1831 dopo la abdicazione dell'ultimo re Borbone Carlo X. Secondo la leggenda Girolamo Bonaparte portò la notizia alla Madame mère Letizia,
la vecchia madre di Napoleone ormai gravemente inferma, questa si rianimò e cercò con gli occhi il busto del figlio:
«L'imperatore è tornato a Parigi», sussurrò. Ma una nuova variazione venne introdotta da Napoleone III; questi fece
sostituire la statua con un'altra realizzata dallo scultore Dumont nella quale Napoleone era rappresentato in abiti imperiali.
La colonna venne distrutta dai comunardi nell'aprile 1871 perché considerata un monumento allo sciovinismo. In seguito alla caduta
della comune, la colonna venne ricostruita
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