Egitto |
Nella città di "Tebe dalle cento porte" troviamo il grande tempio di Luxor consacrato ad Ammone, "padre di tutti gli dei". Un edificio situato sulla riva orientale del Nilo, iniziato da Amenofi III (XVIII din.) e terminato da Ramsete II.
Assieme al tempio di Karnak, con cui era un tempo collegato attraverso una serie di viali fiancheggiati da sfingi, costituisce l'espressione più alta del potere e dello splendore dei faraoni. La complessità dell'edificio è dovuta al grande numero di faraoni che vi posero mano. Amenofi III aveva dedicato questo santuario ad Ammone, alla sposa Mut e al figlio Khonsu.
Procedendo con ordine nella visita del tempio, si possono ammirare, alla fine del viale fiancheggiato di sfingi con la testa umana, i colossi di Ramsete II: due sono in posizione seduta (vedi foto); un altro è in posizione eretta mentre altre 3 statue sono andate perdute.
Un'altra delle numerose statue di Ramses II
Nel tempo altre costruzioni sono state costruite sopra il tempio, completamente sepolto (prima che che gli scavi lo riportassero alla luce). In particolare una moschea, tuttora utilizzata dalla popolazione, che ha l'entrata a livello stradale, mentre dal lato opposto mostra il dislivello rispetto all'originale pavimento del tempio.
La zona risalente ad Amenofi III, dove si possono ammirare 14 bellissime colonne con capitelli a forma di fiori di papiro aperto; Tutankhamon fece decorare le pareti laterali di questo colonnato con scene del corteo processionale della barca sacra.
Raggi di sole si insinuano tra i colonnati, creando giochi di luce molto suggestivi
Il complesso del tempio visto dal Nilo
L'ingresso, spettacolarmente illuminato di sera.
Davanti al grande pilone (largo 64 metri e alto 24) si trova un obelisco di granito rosa alto 25 metri. L'altro obelisco appartenente alla coppia originale si trova in Place de la Concorde a Parigi