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Museo del Bargello
Il Museo nazionale del Bargello conserva un'importante raccolta di sculture e arti applicate tra cui opere di Michelangelo (il Bacco del 1497, primo suo importante lavoro), Donatello (il David del 1430), Giambologna (il Mercurio) e Cellini. Il nome deriva dal palazzo del Bargello, detto anche palazzo del Popolo, costruito nel 1255 come municipio cittadino.
Il cortile porticato venne realizzato nel XIII secolo e arricchito nel secolo successivo dal verone e dalla scala di Neri di Fioravanti tra il 1345 e il 1367.
Nel XVI sec divenne residenza del capo della polizia e prigione, sede fino al 1786 di esecuzioni capitali. Nella seconda metà dell'Ottocento il cortile fu la parte del palazzo maggiormente valorizzata dai restauri del Mazzei, vennero riaperte le logge e il verone e furono restaurati gli stemmi dei podestà e dei Giudici di ruota; nelle volte sotto il loggiati vennero eseguiti affreschi di Gaetano Bianchi con i gonfaloni dei quartieri. L'allestimento presenta sculture provenienti da Palazzo Vecchio e dai giardini di Boboli e Castello. Al centro del cortile si trova un pozzo ottagonale e qui si trovano esposti anche alcune pregevoli statue in marmo, come le sei sculture allegoriche di Bartolomeo Ammannati (Firenze, l'Arno, l'Arbia, la Terra la Temperanza e Giunone), l'Oceano del Giambologna, alcuni rilievi di Benedetto da Maiano e il cosiddetto cannone di San Paolo, di Cosimo Cenni (1638).



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