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Cappella Brancacci
La Cappella Brancacci, situata all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine di Firenze rappresenta uno degli esempi più elevati di pittura del Rinascimento (1424-1428). Essa è frutto della collaborazione di due dei più grandi artisti dell'epoca: Masolino da Panicale e il suo allievo Masaccio, ai quali deve aggiungersi la mano di Filippino Lippi, chiamato a completare l'opera circa cinquant'anni dopo.
Masolino e Masaccio lavorarono separatamente a scene diverse, pianificando accuratamente i loro interventi in modo da poter operare contemporaneamente. Essi usarono un solo ponteggio dipingendo scene contigue. Sul ponteggio di forma rettangolare uno dipingeva la scena sulla parete laterale, l'altro su quella frontale, per poi scambiarsi i compiti sul lato opposto
La scena della Genesi con la Cacciata dal Paradiso Terrestre, capolavoro di Masaccio. In quest'opera, vera e propria frattura rispetto al filone tardogotico del passato, è scomparsa la compostezza di Masolino e i personaggi sono ritratti in una cupa disperazione, appesantiti sotto l'angelo che con la spada sguainata li espelle con volontà perentoria, con un'intensità fino ad allora inedita in pittura. Gli stessi Michelangelo e Leonardo si recarono nella Cappella per studiare gli spunti innovativi I gesti sono eloquenti: mentre escono dalla porta del Paradiso, da dove provengono alcuni raggi divini, Adamo si copre il volto con le mani dallo sconforto e dal senso di colpa, Eva nasconde le nudità con vergogna e piange urlando, con una dolorosa espressione sul volto. In alto l'angelo della giustizia, con la spada, indica loro con durezza la via. I corpi sono volutamente massicci, sgraziati, realistici, con alcuni errori (come la caviglia di Adamo) che però non fanno che accrescere l'immediatezza espressiva dell'insieme. Le fronde che coprivano le nudità di Adamo e di Eva sono state rimosse nel restauro del 1990 (foto sotto)

La resurrezione del figlio di Teofilo e San Pietro in cattedra (Masaccio e Filippino Lippi)
La parete di destra.
Nella fila in alto: Il battesimo dei neofiti (Masaccio), La guarigione dello zoppo e la resurrezione di Tabita (Masolino)
Nella fila in basso: La distribuzione dei beni e la morte di Anania e Saffira (Masaccio). La disputa con Simon Mago e la crocifissione di Pietro (Filippino Lippi)



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