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Aleppo, Cittadella
La cittadella di Aleppo è il monumento più conosciuto della città. Situata su una collina alta una cinquantina di metri si presenta con una pianta ellittica di 300-400 metri di diametro. Il nucleo principale della cittadella attuale è una fortezza arabo-islamica medievale costruita ad uso militare, ma in grado di ospitare oltre 10.000 persone durante gli assedi.
In realtà la collina stessa è in gran parte artificiale, formata dai diversi strati degli edifici che si sono costruiti uno sulle rovine dell'altro. I più antichi reperti trovati all'interno della cittadella sono due leoni di basalto che ornavano il tempio ittita di Hadad, del X secolo a.C. ma si ritiene che la collina si sia formata già ai primi insediamenti nella città (3000 a.C.) e che fosse fortificata, dagli amorrei del regno di Yamkad, nel II millennio a.C.
E' circondata da un fossato profondo 22 metri e largo 30. Di fatto inespugnabile, la fortezza si arrese solo a Hulagu Khan, nipote di Gengis Khan, che la saccheggiò e massacrò la guarnigione.
Durante il dominio macedone (le terre conquistate da Alessandro Magno) fu costruita l'acropoli. Ai tempi di Giustiniano fu scavata una grande cisterna sotterranea, detta prigione di sangue, perché gli arabi la usarono come segreta. Nel 945, la residenza del governatore fu trasformata in un palazzo dalla dinastia degli Hamdanidi e nel 1167 Norandino fece costruire la moschea Makam Ibrahim as-Asfal, nel luogo dove la leggenda narra che Abramo mungesse la sua vacca.
Durante le Crociate la città fu presa d'assalto per diversi giorni ma non capitolò, diventando così fulcro della reazione islamica all'invasione cristiana nella III Crociata. Prima dell'annessione all'Impero ottomano avvenuta nel 1516, la città fu distrutta due volte, dai Mongoli nel 1260, e dall'invasione di Tamerlano nel 1400, che sbaragliò la resistenza opposta dai Mamelucchi, autori della prima ricostruzione. Col crollo degli Ottomani nel 1920 venne imposto il protettorato Francese a tutto il territorio, un controllo che perdurò fino al 1936, quando la Siria si autoproclamò repubblica indipendente. L'ingresso della Cittadella si trova sul lato ovest. Dal portale, risalente al 1211, si accede agli edifici interni in gran parte distrutti dai bombardamenti turchi, che tuttavia hanno risparmiato il palazzo del sultano al-Aziz Mohammad, la Moschea di Abramo del 1167 e la Grande Moschea. Il complesso è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1986.
I governatori ottomani vi stabilirono la loro residenza facendo costruire un hammam e all'interno costruirono una caserma poi utilizzata anche dall'esercito francese. Sono visibili le cupole delle terme. Sulle cupole si vedono le piccole aperture coperte con piccoli globi di vetro per far filtrare la luce all'interno, non permettendo ai vapori di uscire.
Le terme viste dall'interno
Nel 1214, Az-Zahir Ghazi fece costruire la Grande moschea e poi, nel 1230, un complesso di edifici di 40 stanze (palazzo Ayyubide), ora in rovina e infine, dopo l'ultima devastazione dei Mongoli, del 1401, Jakam fece costruire la sala del trono, lunga 27 metri e larga 24 metri, poi abbellita dai suoi successori.
La sala del trono, splendidamente decorata.



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