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Bosra
Bosra, a circa 140 km a sud di Damasco, nei pressi della frontiera giordana, fu nel passato un importante punto strategico all'incrocio delle vie carovaniere tra Mar Mediterraneo e Golfo persico e tra l'Anatolia ed il Mar Rosso. E' una città molto antica, che fu per la prima volta citata negli archivi del Faraone Akhnaton nel 1334 a.C.
Fu una tra le principali città Nabatee nel 1° secolo, prima che fosse fatta capitale della Provincia Araba dai conquistatori romani (106 d.C).
Il pezzo forte di Borsa è il magnifico e ben conservato anfiteatro, costruito con pietra basaltica, risalente alla prima metà del II sec.
L'anfiteatro si trovava fuori della cerchia muraria e poteva contenere seduti fino a 15.000 spettatori che potevano essere accomodati o evacuati in soli 15 minuti.
La scena e il frontescena sono ben conservati, mancano però i marmi policromi che lo rivestivano, e delle colonne corinzie che lo decoravano, è rimasto solo il primo ordine.
La vista della cittadina moderna, fuori dalle possenti mura che circondano il teatro grazie alle quali è stato difeso e protetto nel tempo.
La Vasca del pellegrino, vecchia cisterna di raccolta dell'acqua, una delle più grandi cisterne romane ad oggi conosciute. La raccolta di acqua era utilizzata per rifornire tutta la città, comprese le terme, con un sistema di irrigazione. Oggi utilizzata solamente dai bambini per farci il bagno.
Vicino, le rovine di una estesa città Romana del I e II sec, ed alcuni più recenti monumenti bizantini ed islamici.
L'abside della basilica di Bahira: costruzione di pianta rettangolare, con abside circolare del IV sec. L'abside, costruito esternamente alla costruzione anzichè all'interno, è tipico dell'architettura siriana cristiana. La costruzione è associata alla figura del monaco-eremita cristiano, Bahira (dall'arabo bechira, eletto), che secondo la tradizione islamica avrebbe riconosciuto nel giovane Maometto, un futuro profeta.
Le terme



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