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Sintra
Sintra (che dista solo 27 km da Lisbona) a prima vista appare come un paese delle fiabe, costruito apposta per una scenografia ad effetto. E' situata sulle colline a nord della Serra de Sintra ed è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Residenza estiva dei Sovrani portoghesi, Sintra comprende due tappe d’obbligo: il Palacio Nacional e il Palacio da Pena. Il primo si trova nel cuore della città vecchia ed è ben visibile per i due strani camini conici che si innalzano su di esso e che altro non sono se non gli enormi camini delle antiche cucine.
Nella foto sotto un camino visto dall'interno della cucina
Il Palacio Nacional è un insieme eterogeneo di edifici, con un comune denominatore ispano-moresco. Sul luogo in cui sorgeva un antico castello del '200, re Joao edificò alla fine del XIV sec. il proprio palazzo, poi abbellito nel '600 da Dom Manuel, naturalmente nel prediletto "stile manuelino". All'esterno il particolare più vistoso è senza dubbio costituito da due giganteschi camini della cucina, a forma di cono e dalle finestre, moresche e manueline.
Ma è soprattutto l'interno ad essere interessante, una sorta di Alhambra portoghese, una successione di patio fioriti e fontane. Ci sono azulejos dappertutto, del XV e XVI secolo, opera di artigiani marocchini residenti in Portogallo o direttamente importati da Siviglia.
Tra le sale interne visitabili, una delle più suggestive è la Sala del Gran Consiglio, completamente rivestita da azulejos, con cupola ottagonale rivestita di legno e gli stemmi dipinti delle famiglie della nobiltà portoghese del '500.
Uscendo dal Palazzo, consigliamo una passeggiata per le ripide stradine, dove ci si può imbattere in fontane ricoperte da azulejos, vere e proprie opere d'arte all'aperto.
Una lunga e tortuosa strada conduce alla seconda tappa obbligata di Sintra, il Palacio da Pena, situato in un grande parco, ricco di laghetti con cigni, felci, cascatelle, scampoli intatti di foresta, a 500 metri circa di altezza, sulla cima più alta della Serra de Sintra dove domina il paesaggio dell’intera regione.
All'entrata del parco un piccolo trenino vi conduce all'entrata del Palazzo, che è ancora più in alto.


Il Palacio da Pena è un palazzo fiabesco costruito per il re Ferdinando II nel XIX sec. ed è un eclettico insieme degli stili più diversi (arabo, gotico, barocco, rinascimentale e ovviamente manuelino). E' una sorta di sogno, una allucinazione fantastica, paragonabile soltanto a certi castelli stile Ludwig in Baviera (è stato non a caso definito il Neuschwanstein del Portogallo)
Minareti arabi, torrette gotiche, cupole e cupolette rinascimentali, accostati con disinvolta fantasia e gusto del kitsch



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