Umbria
Narni
Narni nel 299 a.C. fu colonia romana con nome di Narnia, e nel 233 a.C. divenne importante fortificazione per la costruzione della via Flaminia. Dopo la caduta dell' Impero Romano d'Occidente (476 d.C), Narni si trovava in traiettoria rispetto alle mire di conquista delle orde barbariche dirette a Roma, e vide quindi smantellate le proprie mura (545 d.C.) ad opera di Totila, re dei Goti, ma secondo alcuni autori il vescovo della città S. Cassio nè impedì la distruzione. Succedutisi ai Goti i Longobardi e costituitosi il grande Ducato di Spoleto, che si estendeva fino al Lazio, la città diventò una fortezza di confine tra il potente Ducato e lo stato romano. Alternativamente persa e riconquistata dai Duchi di Spoleto ed appartenuta per un breve periodo ai beni della Contessa Matilde di Canossa, nel 741 la città venne assegnata dai Franchi allo Stato della Chiesa.
Tra i principali monumenti presenti nella città: la Cattedrale romanica, nella quale si trovano opere del Rossellino e di altri famosi artisti, la chiesa di San Francesco, sorta nel XIII sec., con notevoli affreschi di scuola locale, Palazzo dei Priori, costruito nel 1275 probabilmente da Gattapone da Gubbio e posto nella omonima piazza medioevale. In questa piazza si trova anche il Palazzo Comunale, costruito nel 1273 con l'unione di tre torri, nel quale si possono ammirare: l'Incoronazione della Vergine, realizzata nel 1486 dal Ghirlandaio, il San Francesco Stigmatizzato dello Spagna, l'Annunciazione di Benozzo Gozzoli e una Mummia Egizia del IV secolo a.C. In fondo alla piazza si trova una fontana del 1303.
Molto interessante ed insolita la visita della Narni sotterranea. Il percorso guidato inizia dal complesso conventuale di S. Domenico con l'ingresso in una chiesa del XII secolo, scoperta solo nel 1979, da sei giovani speleologi, che conserva affreschi tra i più antichi della cittChiesa del XII sec. Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus. In questa sala, grazie a degli effetti speciali, si potrà entrare in maniera virtuale nei cunicoli dell'acquedotto Romano della Formina. Subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una grande sala, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell'Inquisizione. Quest'ambiente è chiamato Stanza dei Tormenti nei documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino.Una piccola cella adiacente, unica nel suo genere, documenta con segni graffiti sulle pareti le sofferenze patite dagli inquisiti, uno dei quali ha voluto lasciare un messaggio attraverso un codice grafico, con simboli alchemico massonici non ancora completamente decifrati. Una serie di casuali coincidenze ha portato a svelare un intricato mistero che si celava dietro quei simboli. I recenti scavi archeologici hanno permesso di portare alla luce una cripta del XII sec. e l'abside dell'antica chiesa di Santa Maria Maggiore,un tempo cattedrale di Narni. Nella stessa è possibile ammirare, grazie al recente ritrovamento, uno splendido mosaico bizantino del VI sec.
Una leggenda narnese vuole che, in epoca medievale, nel territorio tra Narni e Perugia ci fosse un Grifone, contro il quale le due città, tra loro in guerra, si erano coalizzate per abbatterlo, una volta ucciso come trofeo Perugia si tenne le ossa del Grifone (bianca) e Narni la pelle (rossa). Per questo il Grifone di Perugia è bianco e quello di Narni è rosso.



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