Umbria
Cascata delle Marmore
La Cascata delle Marmore è una cascata a flusso controllato, tra le più alte d'Europa, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m, suddiviso in tre salti. Il nome deriva dai sali di calcio presenti sulle rocce che sono simili a marmo bianco. Si trova a circa 7,5 km di distanza da Terni, quasi alla fine della Valnerina, la lunga valle scavata dal fiume Nera. La cascata è formata dal fiume Velino che, in prossimità della frazione di Marmore, defluisce dal lago di Piediluco e si tuffa nella sottostante gola del Nera. Normalmente solo una parte dell'acqua del fiume Velino viene deviata verso la cascata (circa il 30%). Fa parte del parco fluviale del Nera.
Le acque della cascata sono sfruttate intensamente per la produzione di energia elettrica, nella centrale di Galleto. Questo fa sì che la cascata vera e propria non sia continuamente funzionante, ma per la maggior parte del tempo si riduce alle dimensioni di un torrente. Il bacino del lago di Piediluco funge da serbatoio idrico per la centrale, costruita nel 1929, capace di produrre energia elettrica con una potenza di circa 530 MW. Per regolare il funzionamento della centrale e per permetterne la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene fatta funzionare alla massima portata: un segnale acustico avvisa dell'apertura delle paratoie di regolazione, e in pochi minuti la portata aumenta fino al valore massimo. Normalmente, la cascata funziona un paio di ore al giorno, con orari di funzionamento prolungati in occasione di giorni festivi.



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