Sardegna |
Nel 2000 Villasimius è divenuta sede del secondo parco marino d'Italia, il Parco geomarino, esteso lungo tutto il bacino costiero, isole comprese, con diversi gradi di tutela, dove è possibile praticare la pesca sportiva, la fotografia subacquea e la navigazione.
Lungo le coste è possibile intravedere le numerose torri e fortificazioni testimonianza dei pericoli che nei secoli passati arrivavano dal mare (nei pressi di Capo Carbonara (foto) la Torre di Porto Giunco). Filippo II re di Spagna, per affrontare il problema, decise di realizzare delle torri vedetta a forma tronco conica, armate di artiglierie, avente un unico piano e unico accesso tramite fune, posto ad alcuni metri di altezza dal suolo (veniva poi ritirata in caso di attacco). L'isola dei Cavoli (sullo sfondo) dista circa un chilometro da punta di Capo Carbonara e deve il suo nome ad un cavolo selvatico dalle caratteristiche infiorescenze bianche, il Brassica Insularis, molto comune sull'isola. |
Villasimius è situata sulla punta sud-est della Sardegna ed il suo territorio comprende circa 56 chilometri quadrati di territorio, 35 dei quali costituiti da spiagge, calette e isolette vicine alla costa.
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Nell'VII° sec a.C. la costa meridionale della Sardegna, compresa sulle rotte commerciali del Mediterraneo, vide l'arrivo dei Fenici spinti sopratutto dalla ricerca del rame e dell'argento. In questo periodo nascevano, nel golfo di Cagliari, Nora, la più antica città fenicia dell'isola, Tharros nel golfo di Oristano, Karalis l'attuale Cagliari e Carbonara (l'attuale Villasimius).
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Nella seconda metà del Medioevo, sotto il dominio Spagnolo, Carbonara era un florido villaggio, che viveva di agricoltura e pastorizia, ma principalmente i suoi abitanti si dedicavano allo sfruttamento delle foreste, per produzione di carbone di legno (da qui il nome di Carbonara).
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Nel 1862 gli abitanti di Carbonara decisero di cambiare il nome del loro paese in Villasimius. Non si conoscono ad oggi però esattamente i motivi di questa scelta. Dall'inizio del secolo scorso Villasimius ha visto cambiare la propria economia: da piccola zona agro-pastorale si è trasformata in una delle capitali del turismo della Sardegna.
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Dalla cima del paese si scende ripidamente al mare. Villasimius possiede un porto sviluppatissimo situato circa tre km fuori dal centro abitato.
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