Puglia
Ostuni
Il Comune di Ostuni (circa 33.000 abitanti) sorge sulle ultime propaggini della Murgia meridionale, su tre colli ad un'altezza di 218m, a 8 km dalla costa adriatica, nel Salento. La sua città vecchia, detta La Terra, con le case ammassate e tinteggiate in bianco calce hanno fatto meritare al borgo epiteti fiabeschi, come Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe.
II nucleo antico è arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta ellissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi. Ne rimangono otto dei quindici originari e buona parte dei baluardi che chiudevano la città medioevale.
Ostuni è un groviglio di stradine anguste e tortuose, un susseguirsi di corti, piazzette e vicoli che un tempo facevano capo a cinque porte che si aprivano nella cinta muraria, munite di torri, piombatoi e bertesche.
Sulla sommità del colle si erge la Cattedrale, sintesi di elementi romanici, gotici e veneziani, che domina la Piana degli ulivi secolari fino al mare.
Dal belvedere in prossimità della Cattedrale si estende la Piana degli Ulivi Millenari, alberi che datano anche più di 3000 anni che sono candidati ed attendono a breve di entrare a far parte del patrimonio mondiale dell'umanità.
Vi si trovano abitazioni cubicolari, spesso scavate nella roccia, unite da archi e semiarchi che fungono da contrafforti.
I festeggiamenti per il protettore sant'Oronzo durano quattro giorni (dal 24 al 27 agosto). Di particolare interesse è la Cavalcata di sant'Oronzo, originariamente Cavalcata dei Devoti, una processione con cavalli e cavalieri, bardati con gualdrappe e divise rosse ricche di ricami e lustrini
Abitato fin dalla preistoria, il territorio di Ostuni è occupato intorno al 1000 a. C. da Japigi e Messapi. La città è distrutta da Annibale nella seconda guerra punica, ricostruita dai coloni greci e, nei secoli successivi, occupata da Ostrogoti e Longobardi, Saraceni e Mori, Svevi e Normanni. Nel 1507 viene annessa al ducato di Bari di Isabella d'Aragona.
Durante quasi due secoli di dominio spagnolo gli ostunesi tentano più volte di opporsi, finché nel 1799 proclamano la città libera e repubblicana. II congresso di Vienna segna il ritorno dei Borboni, ma anche la fioritura di sezioni della Carboneria e poi della Giovane Italia. Il 26 agosto 1860, a pochi giorni dalla partenza di Garibaldi da Messina, Ostuni - prima città della Puglia - abbatte gli stemmi borbonici e fa sventolare il tricolore.



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