Puglia |
Al centro della penisola salentina, la città, alla metà del XV sec, divenne degli Aragonesi in qualità di capoluogo della Terra d'Otranto. Al periodo immediatamente successivo è databile la sua fioritura economica ed artistica ("barocco leccese"). Nella foto il Palazzo del Seggio o "Sedile" e la Colonna (alta circa 29 m, fu innalzata alla fine del XVII sec dal leccese Giuseppe Zimbalo, utilizzando i rocchi in marmo cipollino africano di una delle due colonne romane che concludevano la Via Appia a Brindisi) in piazza S. Oronzo, cuore della città.
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Dal 1463 fu soggetta al Regno di Napoli sotto la monarchia di Ferrante d'Aragona, che trasformò Lecce in "Sacro Regio Provinciale Consiglio Otrantino", facendole acquistare sempre più importanza fino a divenire una delle più ricche e culturalmente vive città mediterranee. In questo periodo si sviluppò nei traffici commerciali coi mercanti fiorentini, veneziani, greci, genovesi, albanesi e fu importante centro culturale.
Nel XV secolo ebbero particolare fortuna le sue attività commerciali. Nei due secoli seguenti il Salento fu a più riprese minacciato dalle incursioni turche, tanto che sotto il regno di Carlo V la Città fu dotata di una nuova cinta muraria e di un Castello e dell'attuale Porta Napoli.
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In via Umberto I di trova il massimo esempio del barocco leccese, eretto ta il XVI e XVII sec con la Chiesa di Santa Croce.
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Attualmente Lecce è considerata una città universitaria modello. Infatti è presente l'Istituto superiore universitario di formazione interdisciplinare, scuola superiore universitaria italiana dell' Università del Salento affiliata con le più importanti scuole superori universitarie italiane come la Scuola Normale Superiore di Pisa.
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