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Il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all'aperto, giardini e corsi d'acqua eretto dal 1921, a Gardone Riviera sulle rive del lago di Garda da Gabriele d'Annunzio con l'aiuto dell'architetto Gian Carlo Maroni, a memoria della "vita inimitabile" del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.
Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone.![]()
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La piazzetta Dalmata, che prende il nome dalla statua della Vergine con lo scettro della Dalmazia, posta alla sommità dell'alto pilo. Quest'ultimo è composto da un cilindro in pietra d'Istria, ornato da otto teste di uomini barbuti, che rappresentano "gli otto vènti della rosa italiana", come recita l'iscrizione che percorre i gradini alla base.
Sulla piazza si affacciano la Prioria e l'ala di Schifamondo che oggi ospita il Museo D'Annunzio Eroe.
Il Vittoriale degli italiani eretto tra il 1921 e il 1938 da Gabriele d'Annunzio, e` uno dei musei piu` visitati d'Italia.
Fu l'ultima residenza di Gabriele d'Annunzio e ultimo grande dono che il poeta fece alla sua amata Italia.
Qui, a partire dal 1921, egli decise di ritirarsi dalle scene per redigere le sue ultime opere letterarie e per creare una cittadella monumentale a memoria della sua vita "inimitabile".![]()
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Dalla piazzetta Dalmata è possibile raggiungere l'Auditorium, uno spazio adiacente alla Prioria oggi dedicato a convegni e eventi, nel quale è appeso lo S.V.A. biposto (unico al mondo perché modificato appositamente per il poeta) con il quale il 9 agosto 1918 realizzò il volo su Vienna. L'aereo, decorato da Guido Marussig, giunse al Vittoriale nel 1935. Un percorso rialzato consente, sempre nell'Auditorium, di visitare la mostra "Omaggio a d'Annunzio", realizzata con opere permanenti e itineranti di artisti contemporanei.
Seguendo i camminamenti dal lago del cigno è possibile raggiungere il ricovero del MAS 96 (motoscafo anti sommergibile), utilizzato dal Comandante durante la celebre Beffa di Buccari, l'impresa compiuta insieme a Costanzo Ciano e Luigi Rizzo nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918 dalla Marina Italiana. Quando giunse a Gardone, il MAS 96 fu ricoverato nella darsena della vicina Torre San Marco, ancora oggi di proprietà del Vittoriale, e usato dal Comandante per intrattenere gli ospiti che giungevano al Vittoriale e per le sue uscite di piacere sul lago di Garda.![]()
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Dal ricovero del MAS 96, passando davanti alla scultura dell'artista contemporaneo Ettore Greco intitolata San Sebastiano, si raggiunge il Mausoleo. Il Mausoleo, collocato su un'altura che sovrasta tutto il parco del Vittoriale, si raggiunge attraverso un percorso labirintico che ricorda i gironi danteschi. D'Annunzio aveva sistemato lì, all'interno di arche di epoca romana, i corpi dei legionari fiumani a lui più vicini e lì desiderava essere sepolto. Quello che oggi è il Mausoleo, venne realizzato dall'architetto Maroni successivamente alla morte del poeta, proprio nel luogo dal poeta stesso prescelto, ispirandosi al modello dei sepolcri a tumulo romani. Un unico monumento funebre con al centro la tomba del poeta, realizzata anch'essa in marmo di Botticino, circondato da ulivi.
All'ultimo piano si trovano le statue dei suoi amati cani (levrieri)
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Dalla sommità dela Mausoleo già si intravede la Regia Nave Puglia
Scendendo dal Mausoleo in direzione lago, è possibile salire - letteralmente - a bordo della Regia Nave Puglia, anch'essa, come il MAS 96, dono dell'ammiraglio Thaon di Revel per il sessantesimo compleanno del poeta, incastonata nel parco del Vittoriale con la prua rivolta verso il mare Adriatico. La nave giunse a Gardone smontata su vagoni ferroviari e venne rimontata in loco dal tenente Fortunato Silla insieme all'architetto del Vittoriale Gian Carlo Maroni. Quando d'Annunzio accompagnava sulla nave i suoi ospiti illustri o in ricorrenze significative dava ordine ai marinai di guardia di sparare a salve. All'interno della Nave Puglia è ospitato il Museo di bordo.![]()
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Dalla Nave Puglia attraverso un piccolo sentiero si può raggiungere la Valletta dell'Acqua savia, un ambiente naturale particolarmente suggestivo attraversato dall'omonimo rivo che sfocia a valle nel Laghetto delle danze. Il rivo dell'Acqua Pazza incontra, proprio sotto la prua della Nave Puglia, il rivo gemello dell'Acqua Savia e insieme convogliano nel Laghetto delle Danze, riaperto al pubblico dopo molti anni nel 2013: un lago in pietra dove Gabriele e Luisa Baccara organizzavano dei concerti eseguiti dal Quartetto del Vittoriale. L'architetto Gian Carlo Maroni concepì quest'opera perfettamente integrata nel paesaggio naturale, tratteggiando e riprendendo la forma di un violino, con al centro una piattaforma circolare adibita a danze, rappresentazioni e concerti. Al termine del percorso verso valle termina lo spazio del parco del Vittoriale, chiuso dal Portale Rivano, dono della città dell'architetto Riva del Garda.
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Chiudono la visita il Frutteto, il Roseto e la Limonaia![]()
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