Lombardia
Certosa di Pavia
La Certosa della Madonna delle Grazie (GraCar - Gratiarum Carthusia), meglio nota come Certosa di Pavia, venne iniziata nel 1396, su volere di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano. I lavori di completamento, rifacimento e abbellimento si protrassero fin verso la fine del XVII secolo. Un lungo arco di tempo che spiega e giustifica la sovrapposizione degli stili esistenti nella chiesa e in altri ambienti del monastero.
La facciata, concepita come corpo a sè stante, tutta in marmo, e così ricca da essere considerata da alcuni il più splendido monumento decorativo d'Italia e forse la più ricca del mondo, è una sovrapposizione di quella originaria, che, in armonia col resto della chiesa, era in cotto. Iniziata nel 1473 fu continuata fino al 1560; i lavori vennero poi sospesi, lasciandola incompleta; manca infatti il timpano.
La facciata si divide in due parti ben distinte, sia in ordine di tempo che per diversità di decorazione. La parte inferiore più antica e quella superiore, più recente e più semplice. Particolare attenzione merita il portale (foto), vero gioiello di scultura con le vicende della Certosa e le storie della Vergine e di santi e le 4 stupende bifore.
L'interno della chiesa si ispira al Duomo di Milano. La luminosità e la gaiezza gli vengono dalle sue ben 100 finestre e dai vivaci colori della decorazione pittorica delle volte.
Il monumento funebre di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, opera pregevole ma incompiuta (1497). Il sepolcro, ordinato dallo stesso Ludovico e destinato alla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, fu in seguito trasferito alla Certosa.
Il trittico in dente di ippopotamo, opera di scultura eseguita all'inizio del '400.
Il lavabo serviva per le abluzioni rituali dei monaci.
Mausoleo di Gian Galeazzo Visconti, fondatore della Certosa. Vi sono conservate le sue spoglie e quelle della prima moglie. Il monumento, gigantesco, ma alquanto freddo, venne realizzato tra il 1491 e il 1562.
Uscendo dalla chiesa, ci si trova nel Chiostro Piccolo.
Prima dell'ingresso nel refettorio si trova questo splendido lavabo in terracotta e marmo.
Gli svettanti comignoli delle casette, tutte uguali, che fanno da contorno al Chiostro Grande.
La mostra sulle erbe medicinali, organizzata dai monaci della Certosa.



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