Liguria |
Stiamo percorrendo uno dei numerosi sentieri che partono da Portofino Vetta e vanno in tutte
le direzioni all'interno del Parco (vedi mappa).
Sul monte di Portofino la macchia mediterranea ruba la scena all'ulivo; qui si realizza l'incontro tra il bosco fresco e ombroso, tipico dei climi pių rigidi, e la vegetazione spontanea dove si incontrano l'erica, il mirto, la ginestra, il timo profumato, la sassifraga annidata tra le rocce. |
Siamo arrivati alle "Pietre Strette", cuore geografico e geologico del Parco.
Nei blocchi di conglomerato delle Pietre Strette si possono riconoscere
i fenomeni erosivi che hanno inciso colossali macigni, i componenti minerali dei ciottoli incastonati
nella roccia (rossi i diaspri, verdi le ofioliti), i muschi, i licheni e le felci.
Da qui si percorre un sentiero ad anello intorno alle grandi macchie di erica e corbezzolo sul versante meridionale del Parco. |
Una curiosa nicchia votiva all'interno di un macigno di Pietre Strette.
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Il panorama mozzafiato sul Vallone della Cala dell'Oro, la cala che si trova prima di San Fruttoso.
Da qui parte un sentiero che porta al "Semaforo Nuovo" (visibile sulla destra nella foto) oppure
tornare a Portofino Vetta, passando per il "Semaforo Vecchio", che č poi il punto di massima altezza
del Monte di Portofino.
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