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Le Terme di Caracalla costituiscono uno dei pił grandiosi esempi di terme imperiali di Roma, essendo ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni. Furono volute dall'imperatore Caracalla sull'Aventino, tra il 212 e il 217 in un'area nei pressi del Circo Massimo. Le terme erano grandiose, ma destinate a un uso di massa per il popolino dei vicini quartieri popolari della XII Regio.
Le Terme di Caracalla potevano accogliere pił di 1.500 persone. Nella sua pił ampia estensione, recinto compreso, l'edificio misurava 337x328 metri. La sola stanza del calidarium arrivava a 140 metri, solo le terme di Diocleziano saranno pił grandi. Le terme funzionarono per 300 anni, finchč gli invasori Goti non tagliarono l'acquedotto.
Il corpo centrale era un blocco di ambienti a pianta diversa, pił o meno rettangolare con l'avancorpo a forma rotonda che sporgeva sul lato sud-ovest. La pianta riprendeva quella delle altre terme imperiali, in particolare quelle di Traiano, con le sale pił importanti lungo l'asse centrale e le altre disposte simmetricamente.
L'accesso avveniva tramite quattro porte, che immettevano in un ambiente laterale, oppure in uno dei due ambienti a fianco della grande piscina (nella foto), la natatio, divisi da essa tramite un portico con quattro colonne. Qui iniziava il percorso del bagno, con gli esercizi sportivi di vario genere, che potevano svolgersi sia all'aperto che al riparo. Il percorso poteva essere compiuto su ciascuno dei lati, specularmente identici. La piscina originariamente presentava ricche statue ai lati, mosaici riflettenti sullo sfondo e divertenti giochi d'acqua.
Bellissimi pavimenti a mosaico ancora ben conservati. In agosto, tra le rovine, vengono messe in scena opere all'aperto.