Campania
Vesuvio
Il grande vulcano attivo visto dalle sponde di Sorrento.
Il Vesuvio rappresenta un tipico esempio di vulcano "a recinto", costituito cioè da due vulcani sovrapposti. Il Vulcano più antico aveva una bocca craterica molto vasta e prendeva il nome di Monte Somma. Nella foto è ben visibile l'ampia sponda residua a seguito dell'ultima eruzione del 1944. Proprio in seguito a tale eruzione si è formato il cono del Vesuvio vero e proprio. I due vulcani sono separati da una valle semicircolare di circa 5 km (occupata attualmente dal parcheggio), detta Atrio del Gigante.
Il cono del Vesuvio si innalza fino a 1277 m e la sua cima è raggiungibile seguendo un percorso a piedi di circa 20 minuti, una volta lasciata l'automobile nel parcheggio sottostante. All'arrivo, esperti vulcanologi accompagnano per altri 20 minuti la visita intorno al cratere mostrando panorami, minerali e raccontando la sua storia con tanti aneddoti e fotografie (abbiamo scoperto che il Vesuvio era raggiungibile da una rudimentale funicolare e da qui la canzone Funiculì Funicolà).
Dopo l'ultima eruzione del 1944 il vulcano è entrato in una fase di riposo. Sono visibili lungo la passeggiata attorno alla bocca craterica tante piccole emissioni di gas (fumarole) a testimonianza della sua costante attività.
Nonostante le distruzioni succedutesi negli anni dalle eruzioni, le falde del Vesuvio sono fittamente abitate ed intensamente coltivate. Lo sfruttamento del fertile terreno lavico offre all'uomo l'opportunità di sfidare la natura. Panorama della vicinissima Napoli.



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