Campania |
Percorso tutto curve su strapiombi rocciosi che per circa 40 Km si spinge da Vietri sul Mare fino a Positano, alla punta della penisola.
Fra i prodotti artigianali ha un posto di grande rilievo la rinomata ceramica di Vietri. Colori caldi e vivaci, tipici della costiera amalfitana. Si tratta di un'arte antica che prende i suoi spunti dai commerci che Amalfi intraprendeva con la Spagna, il Portogallo, Bisanzio e Cipro. Con le famose riggiòle (mattonelle) si creavano i "quadroni", ampie composizioni decorative e descrittive.
Ravello è un paesino tranquillo dell'entroterra che si raggiunge seguendo una deviazione vicino ad Amalfi. Qui si trova la famosa Villa Rufolo (dalla foto l'entrata), eretta alla fine del 1200, costituita da un complesso di costruzioni in stile arabo-siculo immersa in uno stupendo giardino a picco sul mare. Proprio qui Wagner si ispirò (a ben donde!) per il suo Parsifal. Durante l'estate orchestre di tutto il mondo vengono ad esibirsi in concerti wagneriani.
La penisola sorrentina, protesa tra i golfi di Napoli e Salerno termina nella punta Campanella, di fronte all'isola di Capri. Le coste rocciose precipitano nel mare azzurro e sono ricche di vegetazione mediterranea.
Amalfi si affermò come prima repubblica marinara italiana e grazie alla sua notevole flotta divenne una ricca e potente città-stato con colonie in tutto il Mediterraneo. Le sue leggi, riassunte nelle famose "tavole amalfitane", fissarono le consuetudini nautiche per lungo tempo.
Lungo la costiera amalfitana, visibile dalla strada, si trova l'accesso alla Grotta dello Smeraldo. Si tratta di una cavità di 30m x 60m, alta 25 m e ricca di concrezioni calcaree. E' così chiamata perchè l'effetto ottico creato dalla luce che vi penetra attraverso le rocce dà l'illusione che all'interno della grotta vi sia uno smeraldo.
Le colorate e scintillanti cupole a maioliche scorrono lungo tutto il percorso a testimonianza delle dominazioni antiche.
Piccoli-grandi particolari nei paesini dell'entroterra.