Basilicata
Matera
Attualmente la città di Matera conta circa 60.000 abitanti. La città sorge a 401 m, a 45Km dal mare. Consta di parti di varie epoche: quella più antica, dei Sassi congiunti, dallo sperone della Civita, con il Duomo; la parte medievale-rinascimentale lungo "il Piano", ai bordi dei Sassi; infine la città nuova con rioni moderni. Nella foto, scattata dalla collina di fronte alla città dove è stato girato il celeberrimo film "La passione di Cristo" di Mel Gibson, si possono osservare le "ali della colomba" , così i materani descrivono le due facce della città: il Sasso caveoso ed il Sasso barisano.
Una delle caratteristiche principali della storia della città di Matera è quella che il suo territorio è stato abitato senza soluzione di continuità dal Paleolitico fino ai nostri giorni, pertanto Matera viene considerata città antichissima. La città doveva aver raggiunto una sua fisionomia quando vi si insediarono le prime colonie greche e quindi con la dominazione romana. Nel 568 sono presenti i Longobardi, cacciati nel 612 con l'aiuto di Costanzio, Imperatore di Costantinopoli; nel 664 entra a far parte del ducato di Benevento. Cade ancora nelle mani dei Longobardi che nell'867, assediati dai Saraceni, chiedono l'intervento dell'imperatore Ludovico II, il quale la mette a fuoco per poi riedificarla. Nel 938 subisce altre incursioni e spoliazioni dai Saraceni. Contesa dai Salernitani, conquistata da Ottone Il e quindi dai Beneventani, è riespugnata (978) dai Greci. Ricostruita nel 994 dopo un violento terremoto, è per lungo tempo assediata dai Saraceni e durante la strenua difesa si registrano avvenimenti di rilievo. Sono in seguito i Normanni a tenere la Contea materana alla stregua di uno stato indipendente al centro di numerosi castelli e terre. Il primo conte nel 1043 è Guglielmo, poi si susseguono gli Altavilla: al comando di Roberto escono dal Castiglione i crociati materani per unirsi alle schiere di Boemondo. Fedele a Federico II, si adatta malvolentieri al dominio di casa d'Angiò e spera la tregua sotto gli Aragonesi. Gli Aragonesi promisero formalmente di mantenerla nella regia dipendenza, ma spesso vennero meno agli impegni presi: gravi conseguenze si ebbero dopo la sua vendita al conte Giancarlo Tramontano che, resosi inviso a tutta la popolazione, fu trucidato nel 1514. Fra un alternarsi di libertà e di soggezione con varie vicende di riscatti e di vendite, Matera, che faceva parte della Terra d'Otranto, nel 1663 fu scelta a sede della Regia Udienza di Basilicata e, aggregata a questa regione, ne rimase capitale fino al 1806.

nella foto il Sasso Caveoso.
Nel 1948 nasce la questione dei Sassi di Matera, sollevata da Palmiro Togliatti prima, e da Alcide De Gasperi dopo. I Sassi diventano il simbolo nazionale dell'arretratezza e del sottosviluppo del meridione d'Italia. Nel 1952 si giunge allo stanziamento di fondi per la costruzione di nuovi quartieri residenziali che avrebbero costituito la città nuova nella quale far confluire le 15.000 persone che abitavano le case-grotta. Nasce la Commissione per lo studio della città, istituita da Adriano Olivetti, presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e dal sociologo Frederick Friedmann, che si avvale di esperti in diverse discipline quali storia, demografia, economia, urbanistica, paleoetnologia, sociologia per progettare e creare quartieri che riprendano il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi. Di questi nuovi quartieri quello realizzato dall'INA-Casa, denominato Le "Spine Bianche", rappresenta ad esempio un'opera di grande rilevanza architettonica di quella corrente Neorealista del Razionalismo italiano del secondo dopoguerra. Nel 1986 una nuova legge nazionale finanzia il recupero dei Sassi materani, ormai degradati da oltre trent'anni di abbandono. Nel 1993 infine i Sassi di Matera vengono dichiarati dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'umanità.

nella foto il Sasso Barisano.
L'interno di una casa-grotta arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui era abitata, visitabile passeggiando tra i Sassi. I 15.000 abitanti dei Sassi nel 1950 vivevano ancora senza acqua potabile, senza fognature e con le stalle interne, in fondo all'abitazione.
Piazza dei "sedili", così chiamata perche in età medievale in questa piazza avvenivano le riunioni per discutere questioni politiche ed economiche della città.
Palazzo Lanfranchi, nel centro della città, ospita il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Inaugurato il 6 Maggio del 2003 è suddiviso in tre sezioni. La prima raccoglie quadri, sculture, statue in legno, argenti ed affreschi provenienti da tutto il territorio regionale. Sono più di 100 le opere d'arte esposte in questa sezione, realizzate in un arco temporale che va dal Medioevo al Settecento, la seconda è dedicata alla Collezione D'Errico (70 dipinti) e nella terza 44 opere di Carlo Levi.
La città di Matera sorge su rocce a strapiombo di un profondo burrone, al di sotto del quale scorre il torrente Gravina.
Luminarie della festa patronale
Magnifico pane per bruschette... le fette avranno la forma di un cuore!!



Inizio pagina