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Plaza de Mayo
La piazza fu costruita dopo le vittorie sugli invasori britannici nel 1806-7 prese il nome attuale di Plaza de Mayo dal mese in cui si svolse la rivoluzione del 1810.
Tra le costruzioni coloniali che ancora resistono spicca il Cabildo, nella foto, risalente alla metà del XVIII secolo.
Nel centro della piazza si trova la Piramide de Mayo, un piccolo obelisco posto su un monumento precedente, attorno al quale le Madres de Plaza de Mayo marciano ancora tutti i giovedì pomeriggio nella loro inarrestabile campagna per un completo chiarimento delle atrocità della "Guerra Sporca".
All'estremità orientale della piazza sorge la costruzione della Casa Rosada (palazzo presidenziale). L'edificio occupa l'area dove una volta sorgevano le fortificazioni lungo il fiume, ma oggi è più di 1 km verso l'interno a causa dell'arretramento dell'argine.
Dal balcone del palazzo molti politici, da Peròn ad Alfonsìn, hanno parlato a moltitudini di argentini nel corso degli anni.
Oggi il palazzo è fotografabile e visitabile (c'è un museo al pianterreno), ma durante gli anni della dittatura militare (1976-1983) era luogo off-limits.
Scritte inneggianti a giustizia e libertà si trovano un po' ovunque nella piazza.
In particolare sulla pavimentazione della piazza sono dipinte queste figure umane, che rappresentano altrettanti casi irrisolti di sparizioni di persone (anche recenti, come si può vedere dalla data). La dittatura è ormai un ricordo, ma la polizia viene additata come l'artefice di questi nuovi desaparecidos.

La Catedral Metropolitana, costruita sul punto dove un tempo sorgeva una chiesa coloniale, venne terminata nel 1827. Edificio sacro, ma soprattutto storico, molto importante per la nazione, in quanto contiene la tomba di Jose San Martìn, l'eroe argentino più amato del paese.



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