New York |
Ogni giorno da Battery Park partono a ciclo continuo i battelli che portano all'escursione su Liberty Island e su Ellis Island
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Lower Manhattan dal battello
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La Statua della Libertà, soprannominata Lady Liberty, è una enorme statua (93m da terra alla punta della fiaccola e 46m dalla superficie del piedistallo alla punta della fiaccola) che svetta all'entrata del porto del fiume Hudson dalla Liberty Island a New York City, come ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli Usa. La scultura è di Frederic Auguste Bartholdi, mentre la struttura metallica è opera di Gustave Eiffel, il creatore dell'omonima torre parigina. Secondo alcuni, i progettisti della statua si sarebbero ispirati al famoso Colosso di Rodi, una delle Sette meraviglie del mondo, o al Sancarlone di Arona.
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La statua raffigura una donna che indossa una lunga toga, porta una corona e sorregge fieramente in una mano una fiaccola (un'ampia balconata per i turisti oltre che simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell'altra stringe un libro recante la data del 4 luglio 1776 (anno dell'Indipendenza americana), mentre ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, al cui interno vi è un ristorante, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti. La statua venne donata dalla Francia agli Stati Uniti per il festeggiamento del centenario dell'Indipendenza e fu, infatti, inaugurata nel 1886. Nel 1924 divenne monumento nazionale insieme all'isola sulla quale è posta.
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La fiaccola originale (rimasta in attività fino agli anni '80 e poi sostituita dalla attuale).
Si trova all'interno del Museo. |
Riproduzione del volto, a grandezza naturale
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Si può salire, con apposito biglietto al piedistallo della statua, da dove si gode un'ottima visuale verso nord su Ellis Island e su Manhattan
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Dal piedistallo della statua, in direzione sud, si vede in lontananza il ponte di Verrazzano
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Questo è l'interno di Lady Liberty. Dal piedistallo parte la scala a spirale all'interno della statua metallica vera e propria, che porta fino alla corona. Per prenotare il biglietto occorrono mesi di anticipo. |
Manhattan skyline
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Il tour classico prosegue verso Ellis Island, alla visita del Museo dell'immigrazione
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Ellis Island fu un antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, ed è stata la maggiore frontiera d'ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti. Il porto di Ellis Island ha accolto più di 20 milioni di aspiranti cittadini statunitensi, che all'arrivo dovevano esibire i documenti di viaggio con le informazioni della nave che li aveva portati a New York. Medici del Servizio Immigrazione controllavano velocemente ciascun emigrante, contrassegnando sulla schiena con un gesso, quelli che dovevano essere sottoposti ad un ulteriore esame per accertarne le condizioni di salute (ad esempio: PG per donna incinta, K per ernia e X per problemi mentali). Coloro che superavano questo primo esame, venivano poi accompagnati nella Sala dei Registri, dove erano attesi da ispettori che registravano il loro Nome, Luogo di Nascita, Stato Civile, Luogo di Destinazione, Disponibilità di Denaro, Professione e Precedenti Penali. Essi ricevevano alla fine il permesso di sbarcare e dopo un periodo di quarantena venivano accompagnati al molo del traghetto per Manhattan. Un muro che percorre tutta la circonferenza di Ellis Island, su di un rivestimento metallico, riporta tutti i Nomi e Cognomi degli immigrati registrati sull'isola
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L'edificio che conteneva l'ospedale dell'epoca (fine 800 e inizi 900), dove gli emigranti venivano smistati se non passavano la visita di controllo all'accettazione
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Il grande salone (che raccoglieva mediamente circa 5000 persone appena sbarcate, ogni giorno). Qui avveniva la selezione
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