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Sirenetta
"Lontano, in alto mare, l'acqua è azzurra come petali di bellissimi fiordalisi e trasparente come cristallo purissimo, ma è molto profonda, così profonda che un'anfora non potrebbe mai toccarne il fondo e bisognerebbe mettere uno sopra l'altro molti campanili prima di arrivare al fondo. Laggiù abitano le genti del mare."

Con queste parole inizia la più famosa favola di Hans Chrisian Andersen, portata sul grande schermo nella versione edulcorata di Walt Disney.
Nell'originale danese viene narrata la storia di una piccola sirena che per guadagnare l'amore di un bel principe ed un'anima immortale rinuncia alla voce ed alla sua casa in fondo al mare, trasformandosi in ragazza tra mille dolori e peripezie: sacrificio del tutto inutile perché il principe sposerà un'altra. E lei, piuttosto che ucciderlo e tornare sirena, sceglie di gettarsi tra i flutti, trasformandosi in schiuma: e scopre così che guadagnerà comunque un'anima immortale, ma solo dopo trecento anni di buone azioni.


Nella realtà, su una roccia bagnata dal mare, l'esile figura di bronzo di una sirena volge il suo sguardo pieno di nostalgia verso l'Oresund. In riva al mare, la fanciulla danese più famosa del mondo attende malinconica i turisti (molti), dalla terra e dal mare.
La prima versione della statua di Den lille havfrue, la Sirenetta, venne realizzata nel 1913. All'inizio quasi ignorata, nel tempo l'opera ha acquisito sempre maggiore popolarità, fino a diventare il simbolo della città, grazie ad alcune foto pubblicate su un giornale americano. Negli anni la statua ha subito vari atti vandalici tra cui una decapitazione ed un lancio in mare (nel 2002). La statua è stata sempre restaurata e rimessa sul suo scoglio, bella e malinconica a riflettere sul suo destino...



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